Django, la serie tv dal classico del western su Sky: il protagonista sarà Matthias Schoenaerts
A Francesca Comencini la direzione artistica e la regia dei primi episodi: riprese al via a maggio
Fonte: Gianni Fiorito
Come si può raccontare il selvaggio West nel 2021? Una sfida ambiziosa, raccolta da Sky e Canal+, che hanno annunciato oggi, 18 febbraio 2021, Django. Il classico del cinema western di Sergio Corbucci rivive in una serie tv -di cui si era già vociferato tempo fa e che solo ora trova conferma- da dieci episodi da 60 minuti l’uno che troveranno in Francesca Comencini la direttrice artistica (nonché la regista dei primi episodi).
Il taglio che sarà dato al nuovo Django sarà sempre quello del western, ma rivisto in chiave più contemporanea e psicologica. Nasce così, da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli (entrambi già dietro Gomorra-La serie), l’idea della serie, di cui hanno anche curato il soggetto con Francesco Cenni e Michele Pellegrini, a cui si è aggiunto -per la stesura di due episodi- Max Hurwitz (ZeroZeroZero e Manhunt).
https://www.tvblog.it/post/778422/django-e-suspiria-de-profundis-diventano-due-serie-tv-co-prodotta-tra-francia-ed-italia
Il volto del protagonista sarà quello di Matthias Schoenaerts (“The Danish Girl”, “Red Sparrow”, “Via dalla pazza folla”, “Un sapore di ruggine e ossa”): a lui il compito di dare vita al Django televisivo, un uomo che, nel selvaggio West a cavallo tra il 1860 ed il 1870, vive nel trauma dello sterminio della propria famiglia.
Otto anni dopo Django continua a cercare sua figlia Sarah, convinto che sia ancora viva. La trova a New Babylon, città di emarginati nota per accogliere uomini e donne di ogni estrazione, razza e credo, da lei fondata insieme al futuro marito John.
Ma Sarah, una volta rivisto il padre, vuole che questo se ne vada via il prima possibile da New Babylon, convinta che la sua presenza possa mettere a rischio quanto da lei costruito fino ad allora. Il protagonista, però, convinto che New Babylon sia in pericolo, è determinato a restare e soprattutto a non perdere per una seconda volta sua figlia.
“Questo progetto mi ha catturata fin da subito, anche grazie a personaggi femminili estremamente forti”, sono le prime parole di Comencini dopo l’annuncio della serie, che “offre un nuovo e interessante punto di vista sull’idea di mascolinità nel genere western. È una storia universale che celebra la diversità e le minoranze”.
Per Nicola Maccanico, Vice presidente esecutivo di Sky Italia, “questa serie rilegge quel cult assoluto in chiave contemporanea, fornendo agli spettatori un approccio al genere e un punto di vista inediti e attuali”. A produrre Django ci saranno Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz e Francesca Longardi per Cattleya ed Olivier Bibas per Atlantique Productions. “Django è un western all’italiana”, ha spiegato Tozzi, “nel senso che usa il genere per raccontare il presente: nei suoi aspetti sociali e politici, così come nelle problematiche individuali”.
La serie, come ormai tutte le produzioni televisive, punta ad un mercato internazionale, tanto che sarà girata in inglese: la vendita internazionale sarà gestita da Studiocanal. Le riprese prenderanno il via a maggio.